La pittura monumentale veneta nel Settecento: Padova e Verona

La ricerca intende analizzare compiutamente uno dei fenomeni qualificanti la produzione artistica veneta nel Settecento: la decorazione profana ad affresco, con particolare riguardo a Padova e Verona. Le due città, infatti, costituiscono un osservatorio privilegiato, permettendo di seguire l’evolversi del gusto dalle espressioni ancora barocche di inizio secolo a forme più rococò, per terminare infine con imprese di chiara matrice neoclassica. Lo studio intercetta l’attività di artisti quali Tiepolo, Diziani, Balestra, Cignaroli, Novelli, Zugno, Canal…, vale a dire di molti dei protagonisti di questa splendida stagione artistica.


Enti coinvolti
Museo di Castelvecchio, Verona; Museo Civico degli Eremitani, Padova
Obiettivi

Attraverso il vaglio delle fonti, l’esame della letteratura esistente, la ricognizione sul campo e la dettagliata documentazione fotografica, la ricerca si pone come obiettivo la catalogazione sistematica degli affreschi nelle due città – in particolar modo per quello che riguarda i cicli cittadini – mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti stilistici, i programmi iconografici, la rete delle committenze. Ci si auspica che i risultati possano essere dibattuti nell’ambito di un convegno e trovare adeguata sede perlomeno in un volume a stampa.

Risultati

Per quanto riguarda l’indagine sulla decorazione ad affresco nelle ville, la catalogazione scientifica ha già trovato un esito a stampa nei due volumi dedicati a Gli affreschi nelle ville venete. Il Settecento, a cura di G. Pavanello (Venezia, 2010-2011). La ricerca sulla decorazione delle residenze cittadine – oltre a contare un contributo del responsabile scientifico apparso su “Arte Veneta” nel 2009 (Nel segno di Amore: soffitti veronesi del Settecento […]) – è stata ora finanziata dal ministero quale Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN).




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