International Winter School "Beads and Seals: Technologies" (Padova & Murano - VE, 14-18 gennaio 2019)

Dal 14 al 18 gennaio 2019 si terrà presso il Dipartimento dei Beni Culturali la Winter School internazionale "Beads and seals: technologies" incentrata sulle tecnologie antiche di lavorazione dei materiali semi-preziosi e del vetro, con un approccio integrato fra archeologia, archeometria, paleotecnologia ed etnoarcheologia. Studiosi di alto profilo internazionale presenteranno le proprie ricerche, spaziando dall'Italia all'Europa, al Vicino Oriente, all'Asia e alla Mesoamerica. La Winter School è rivolta a studenti, specializzandi, dottorandi, postdoc e a professionisti attivi nel campo, italiani ed internazionali.

Ulteriori informazioni nella pagina dedicata della Winter School.

International Winter School "Beads and Seals: Technologies"

Padua & Murano-Venice, 14th-18th January 2019

The Winter School “Beads and Seals: Technologies” organized by the Department of Cultural Heritage: Archaeology and History of Art, Cinema and Music is a precious occasion for students to get firsthand information on various ancient technologies of processing semiprecious materials and glass, and updated scientific approaches applied for their reconstruction.
World-reputed experts from various countries, leading advanced research on different cultural context (from stone beads and seals technologies in the Indus Valley and Mesopotamia, ancient Mesoamerica and China, to case-studies on glass beads making), will present the most recent results of their work. The ultimate goal is the crossbreeding of such specialized knowledge from one context to the others, and encouraging students to take up new research, making the best of the personal interaction with the experts in a networking perspective.

Candidates
The school will be opened to a group of 20 Italian, EU and non-EU international students (enrolled to Master and PhD courses, schools of conservation and Italian “Scuola di Specializzazione in Archeologia”), active inthe field of beads, seals and semiprecious materials
studies, selected according to the quality of their CV.
BA students may also apply, but only if the subject of their thesis is consistent with the subject of the Winter school. Postdocs and professionals interested in beads, seals and semiprecious materials studies are welcome. Candidates are invited to submit their application,
completing the form, before the deadline (30 November 2018). Applications sent after the deadline will be considered only if the maximum number of 20 participants will not be reached.
Incomplete applications and applications presented in other languages than English will not be considered. The results of the selection will be communicated not later than mid December 2018. At the end of the School, an attendance certificate will be released, providing the opportunity to claim 4 C.F.U. – E.C.T.S. (European Credit Transfer System).

Fees
The school has no fees and will offer the cost of the fieldtrip to all the participants. The best five students, selected by the scientific committee according to their cv, will obtain a grant, covering the accommodation (5 nights, in double or triple room).

Scientific direction: Prof. Massimo Vidale and Prof. Ivana Angelini
Secretariat & Contacts: Dr. Valentina Donadel


Download: Poster (PDF format)
Download: Program (PDF format)
Download: Application Form (DOC format)

Conferenza di F. BANDARIN, 7 novembre 2018 "Città storiche, conservazione e sviluppo nell’era globale" (Palazzo Luzzato Dina, Padova)

Il giorno mercoledì 7 novembre 2018 alle ore 15:00, presso l’Aula Magna (Palazzo Luzzato Dina - via del Vescovado 30, Padova), Francesco
 BANDARIN (
Unesco-Consigliere speciale 
per il patrimonio) terrà una conferenza sul tema "Città storiche, conservazione e sviluppo nell’era globale
".

Saluti: 
Jacopo Bonetto
 (direttore del Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica

)
Introducono: 
Elena Svalduz e Alexandra Chavarria
 (Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica)

Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina dell'evento dell’evento.

Il Direttore del Dipartimento
prof. J. Bonetto

Giornata di Studio, 12 novembre 2018 "Donazioni e acquisizioni museali: buone pratiche" (Sala delle Edicole, Padova)

Il giorno lunedì 12 novembre 2018, presso la Sala delle Edicole (Corte dell'Arco Vallaresso, Padova), si terrà la giornata di studio sul tema "Donazioni e acquisizioni museali: buone pratiche", nell'ambito del Progetto MemO, con il seguente programma:

Ore 10:15
Saluti istituzionali

J. Bonetto, Direttore, Dipartimento dei Beni Culturali, Università degli Studi di Padova
B. Trevisan, Coordinatore Regionale Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto ICOM-Italia
M. Salvadori, Progetto MemO, Dipartimento dei Beni Culturali, Università degli Studi di Padova

Modera: 
M. Salvadori (Università degli Studi di Padova)

La dichiarazione di eccezionale interesse culturale di una collezione privata padovana. Un caso di studio tra archeologia e normativa
E. Pettenò, R. Tasinato, Soprintendenza ABAP ve-met

Sistema museale nazionale e livelli uniformi di qualità per i musei
C. P. Santacroce, Università degli Studi di Padova

Attività di contrasto dei Carabinieri agli illeciti in materia di beni culturali
C. Costantini, Arma dei Carabinieri - Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia

Libri, lettere, immagini e oggetti d’arte, lascito di memoria e testimonianza di vita del donatore; un unico insieme, da gestire e valorizzare
C. Celegon, Fondazione Querini Stampalia

Donazioni e acquisti di arte contemporanea per il Museo Civico
C. Casarin, Museo Civico di Bassano del Grappa

Discussione

Ore 14:30
Tavola rotonda

Modera: 
G. Tomasella (Università degli Studi di Padova)

M. Salvadori, Università degli Studi di Padova
F. Veronese, Musei Civici agli Eremitani di Padova
A. Menegazzi, Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, Università degli Studi di Padova
M. Fornasiero, Museo di Geologia e Paleontologia, Università degli Studi di Padova
N. Carrara, Museo di Antropologia, Università degli Studi di Padova
M. C. Deflorian, Museo delle Scienze di Trento
A. N. Rigoni, Museo Civico d’Arte di Pordenone
A. Nante, Museo Diocesano Padova
L. Zamparo, Università degli Studi di Padova

Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina dell'evento dell’evento.

Il Direttore del Dipartimento
prof. J. Bonetto

Laboratorio "Archaeological Materials Authentication" (novembre 2018 - maggio 2019)

RESPONSABILE SCIENTIFICO: Prof.ssa Monica SALVADORI
REFERENTE: Dott. Luca ZAMPARO

Il Laboratorio “Archaeological Materials Authentication” si rivolge agli studenti dei corsi triennali in Archeologia e Storia e tutela dei beni artistici e musicali, oltre che agli studenti dei corsi di laurea magistrale in Scienze Archeologiche e in Storia dell’Arte. Il corso prevede un programma multidisciplinare per lo studio del fenomeno del collezionismo, della falsificazione e delle principali modalità di autenticazione.

CONTENUTI

- Studio del fenomeno del collezionismo
- La figura del collezionista e il mercato dell’arte
- Studio del fenomeno della falsificazione
- Commercio, tutela e reati contro i beni culturali
- Introduzione allo studio della ceramica archeologica
- Cenni di iconografia classica
- Tecniche di autenticazione dei beni culturali
- Nuove tecnologie applicate ai beni culturali
- Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale
- Introduzione alla museologia e museografia

PERIODO DI SVOLGIMENTO: novembre 2018 - maggio 2019 (sarà prevista una pausa in coincidenza della sessione invernale di esami)
CREDITI: 6 CFU
FREQUENZA: obbligatoria (minimo: 75%)
INCONTRI: un incontro settimanale - pomeridiano (2/3 ore)

ISCRIZIONI
Entro il 12 novembre 2018 mediante invio a progettomemo@unipd.it del curriculum vitae et studiorum (riferimenti, numero di matricola, esami svolti e votazioni ottenute, esperienze in ambito culturale) e lettera motivazionale (per gli studenti iscritti dal secondo anno dei corsi di laurea triennale e per i frequentanti i corsi di laurea magistrali). Gli studenti del primo anno dovranno inviare esclusivamente una lettera motivazionale (indicando il voto di diploma conseguito, il numero di matricola, eventuali esperienze in ambito culturale).

Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell'ambito del Bando Progetti di Eccellenza 2017

Inaugurazione della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici A.A. 2018/2019

Mercoledì 24 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso l'Aula Diano del Palazzo Liviano, si inaugurerà l'A.A. 2018/2019 della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Padova.
L'evento prevede la presentazione dei programmi dei corsi da parte dei singoli docenti, degli orari delle lezioni e un intervento della Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Già Direttrice Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio MIBAC, dal titolo "Il futuro dell’archeologia in Italia dopo la riforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali".

Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina dell’evento.

Il Direttore della Scuola
prof. M. Cupitò

Il Direttore del Dipartimento
prof. J. Bonetto

Corso sulla sicurezza nei cantieri archeologici

Tutti gli studenti dei Corsi di Laurea in Archeologia e in Scienze Archeologiche interessati a conseguire l'attestato di superamento del corso sulla sicurezza nei cantieri archeologici sono invitati a seguire scrupolosamente la seguente procedura:

1)Sostenere il modulo di formazione generale sulla sicurezza, collegandosi al portale elearning unipd https://elearning.unipd.it/formazione/ , cliccare su Area Sicurezza > FORMAZIONE GENERALE > CORSO BASE SULLA SICUREZZA: “FORMAZIONE GENERALE” (Base 4h) > approvazione scheda programmatica > iscrivimi in questo corso > iscrivimi > flaggare Approvato > Salva la mia scelta.

Al termine della prova ricordarsi di stampare l'attestato.

PER CHI NON FOSSE IN POSSESSO DI CREDENZIALI SSO SI PREGA DI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA DIDATTICA (michela.milanato@unipd.it)

 

 

2) Seguire in aula la parte specifica del corso per la sicurezza dedicata alle attività di scavo archeologico.

A questo proposito, per tutti gli studenti che avranno superato il modulo di formazione generale sulla sicurezza, il Dipartimento dei Beni Culturali organizza un corso specifico sulla sicurezza nei cantieri archeologici il giorno 24 Novembre 2018 alle ore 9.00 presso l'aula N del Liviano.

Per partecipare gli studenti dovranno esibire l'attestato di superamento del modulo di formazione generale.

Si ricorda che l'attestato di superamento del corso sulla sicurezza nei cantieri archeologici è requisito imprescindibile per la partecipazione agli scavi dell’Università di Padova ed è richiesto anche per partecipare a scavi archeologici organizzati da altri Atenei.

Si ricorda inoltre che per gli studenti già in possesso di attestato relativo a corsi sulla sicurezza effettuati gli anni precedenti, non è necessario ripetere il corso.

Per ogni informazione sui corsi sulla sicurezza si prega di rivolgersi alla Segreteria Didattica: michela.milanato@unipd.it.

Iscrizione obbligatoria tramite e.mail alla segreteria didattica

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CrossCult. Horizon 2020

Empowering reuse of digital cultural heritage in context-aware crosscuts of European history

Il progetto e le sue finalità

Da marzo 2016 l’Università degli Studi di Padova, attraverso il Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica, è partner del progetto europeo "Crosscult: Empowering reuse of digital cultural heritage in context-aware crosscuts of European history", finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma di innovazione e ricerca Horizon 2020 (Grant Agreement No 693150).
Nello specifico il progetto si inserisce nell’asse “Reflective Societies: Cultural Heritage and European Identities” e si propone di stimolare un cambiamento nella percezione della Storia da parte dei cittadini europei. Attraverso lo sviluppo di tecnologie e app, il progetto vuole creare degli strumenti utili ad abbattere i confini tra stati e culture per aiutare i cittadini europei ad apprezzare un passato e un presente comune in modo più consapevole e partecipato. I risultati del progetto non saranno fine a se stessi, ma rappresenteranno dei modelli da applicare nell’ambito dei Beni Culturali attraverso un dialogo fra esperti di ambiti differenti - ricercatori, specialisti in studio e promozione dei Beni culturali, professionisti nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni, al fine di promuovere strategie di collaborazione e di elaborazione di metodologie foriere di nuovi orizzonti di ricerca.

Alcuni numeri relativi al progetto:
• durata del progetto: 3 anni (2016-2019);
• finanziamento: oltre 3,5 milioni di Euro;
• partner: 11 enti coinvolti (Lussemburgo, Spagna, Grecia, Regno Unito, Malta, Francia, Italia);
• partner associati: 15 enti coinvolti (città, organizzazioni non governative e piccole e medie imprese);
4 progetti pilota attivati a Londra, Lugo, Chaves, Epidauro, Montegrotto Terme, Tripoli, Lussemburgo, La Valletta.


I partner del progetto

Al progetto CrossCult partecipano Università europee, Istituti e Centri di ricerca, nonché Enti museali e privati preposti alla divulgazione dei Beni Culturali.

  • Luxembourg Institute of Science and Technology (LIST) (Lussemburgo)
  • Centre Virtuel de la de la Connaissance sur l'Europe (CVCE) (Lussemburgo)
  • Universidad de Vigo (UVIGO) (Spagna)
  • University of Peloponnese (UOP) (Grecia)
  • University College London (UCL) (Regno Unito)
  • Universita ta Malta (UOM) (Malta)
  • Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) (Francia)
  • Technologiko Ekpaideftiko Idryma Athinas (TEI-A) (Grecia)
  • The National Gallery (NG) (Regno Unito)
  • GVAM Guías Interactivas S.L. (GVAM) (Spagna)
  • Università degli Studi di Padova (Italia)

La struttura del progetto

Il progetto si sviluppa attraverso quattro assi di ricerca principali:

  1. Stimolare la riflessione sulla storia europea secondo una visione complessiva piuttosto che localistica e settoriale.
  2. Fornire strumenti facili da usare ed economicamente vantaggiosi per sviluppare applicazioni commercializzabili, che integrino tecnologie sviluppate e personalizzate durante il progetto, attraverso la piattaforma CrossCult.
  3. Aprire le attività di ricerca e sviluppo al mondo esterno attraverso un approccio di 'Living Lab', in modo da osservare in tempo reale il processo sperimentale e valutativo ed integrare ciclicamente i feedback esterni.
  4. Produrre strumenti immediatamente utilizzabili che abbiamo un impatto pratico ed un risultato tangibile non solo sul mondo reale, ma anche sull'immaginario individuale.


I progetti-pilota

Per sviluppare e sperimentare le nuove tecnologie sono stati individuati quattro progetti pilota (pilot), che sono stati concepiti a partire da diverse tipologie di luoghi, contesti e manufatti legati alla Storia e ai Beni culturali europei

Pilot 1
Attraverso la ricca collezione di opere d'arte della National Gallery di Londra (UK) verranno proposte connessioni tecniche, tematiche e semantiche tra persone, luoghi ed eventi che attraversano il tempo e i confini degli stati europei.

Pilot 2
I siti archeologici di Lugo (ES), Chaves (PT), Montegrotto Terme (IT) ed Epidauro (GR), caratterizzati da insediamenti antichi dove l'acqua era percepita come curativa e sacra, costituiranno le occasioni per evidenziare gli aspetti transfrontalieri della Storia, attraverso molteplici collegamenti.

Pilot 3
All’interno del Museo Archeologico di Tripoli (GR) si è cercherà di rinnovare il vecchio allestimento creando un nuovo percorso museale che racconti gli aspetti sociali, religiosi e di vita quotidiana delle società antiche, attraverso una rilettura degli oggetti esposti.

Pilot 4
Negli spazi aperti delle città di La Valletta (MT) e Lussemburgo (LU) verranno creati percorsi conoscitivi sulle testimonianze della migrazione greca; tale tematica, che a prescindere dal caso specifico, risulta quanto mai contemporanea ed emotivamente coinvolgente, offrirà l’occasione al grande pubblico per rivisitare il Passato allo scopo di guardare il Presente con occhi diversi.


Il ruolo dell’Università degli Studi di Padova

Il Dipartimento dei Beni Culturali prende parte attivamente al progetto grazie al coinvolgimento della prof.ssa P. Zanovello e della dott.ssa M. Bassani, con la collaborazione della prof.ssa E. F. Ghedini, del dott. M. Marcato e della dott.ssa C. Zanetti. Il team dell’Università di Padova fornisce un contributo significativo negli aspetti gestionali e manageriali (la dott.ssa M. Bassani fa parte dello Steering Committee del progetto) e, grazie alla pluridecennale attività di scavo e ricerca presso l’area termale delle antiche Aquae Patavinae, il team ricopre un ruolo fondamentale nello sviluppo del pilot 2 attraverso uno stretto lavoro di squadra con gli altri partner coinvolti in questo progetto pilota.
Nello specifico il gruppo di lavoro di Padova è stato coinvolto attivamente per quanto concerne:

  • l’elaborazione di una metodologia di lavoro interdisciplinare e condivisa, che ha visto archeologi relazionarsi con esperti nel campo dell’ingegneria delle telecomunicazioni e dell’informatica;
  • la focalizzazione delle tematiche comuni da sviluppare all’interno del pilot 2 nell’arco dei tre anni;
  • lo sviluppo del sistema concettuale che sta alla base della struttura ontologica necessaria all’elaborazione degli algoritmi dell’applicazione informatica;
  • la creazione di mappe concettuali, che permettono di stabilire connessioni tra argomenti, oggetti e luoghi tra loro omogenei ma topograficamente distanti;
  • l’elaborazione e scrittura di racconti relativi ai vari siti, che rappresentano il punto di partenza per la conoscenza del mondo antico e di fatto l’interfaccia tra l’utente e la Storia;
  • la partecipazione allo sviluppo dell’applicazione e alle attività di experiment;
  • la sperimentazione e valutazione sul grande pubblico di questi nuovi strumenti informatici.

Come anticipato nella parte introduttiva, il focus del pilot 2 è dedicato allo sfruttamento della risorsa idrica in età antica e significativamente del termalismo antico e più in generale del rapporto tra l’uomo e la salute in età romana. In quest’ottica il lavoro è stato sviluppato in modo da indurre il fruitore a riflettere sulla tematica in maniera trasversale attraverso varie tipologie di fonti, e contemporaneamente a scoprire gli elementi che accomunano luoghi così distanti geograficamente tra loro ma così vicini su un piano culturale, nell’ottica di una visione della Storia transfrontaliera propria del progetto.
Per avvicinare il grande pubblico a questo particolare aspetto del mondo antico, sono stati elaborati alcuni racconti di facile comprensione (storytelling), ambientati nei vari siti archeologici del pilot 2. Tali racconti sono inseriti in un gioco basato su domande e risposte e realizzato attraverso una applicazione informatica. In questo modo si cerca di coinvolgere in modo dinamico l’utente nella scoperta della Storia, affiancando la divulgazione di contenuti storico-archeologici forniti dai ricercatori di settore ad un'applicazione informatica elaborata dai ricercatori di area scientifica: in tale maniera, ad un racconto tradizionale del mondo antico corrispondono gli algoritmi informatici, necessari per lo sviluppo dell’applicazione.
I racconti presentati sono il frutto di un lavoro di studio attento, condotto in varie fasi. Il primo passo è stato la focalizzazione dei temi legati allo sfruttamento delle acque termominerali, attorno ai quali far ruotare il racconto e dai quali poi sviluppare una serie di sottotemi più specifici. Gli argomenti sono poi stati strutturati secondo mappe concettuali, con il duplice scopo di organizzare il lavoro e di fungere da base per l’applicazione informatica.

In seguito i racconti sono stati sviluppati in maniera tale da consentire all'utente di vivere un'esperienza immersiva attraverso un racconto divertente e curioso. La narrazione è stata pensata in sei step che portano progressivamente a scoprire il sito sia nei suoi aspetti naturali (paesaggio, risorsa termominerale), sia nelle azioni antropiche (strutture, infrastrutture, manufatti mobili). In ogni step vengono individuate parole chiave, cui è collegata una galleria di immagini che facilitano l'utente nella scoperta dei manufatti e delle strutture antiche. I racconti sono stati costruiti partendo da solide basi scientifiche e dai dati archeologici reali, in maniera tale da offrire una più ampia riflessione e conoscenza dei molteplici aspetti della storia e della vita quotidiana nel mondo antico legati alle acque termominerali e in generale all'idea di un'acqua salutifera. In particolare i racconti mirano a far conoscere all'utente elementi legati alla religione, alla società, all'architettura, alle attività ricreative, ai viaggi, nonché, in generale, al rapporto uomo/natura.

La promozione dell’attività del progetto

Tra i capisaldi del progetto c’è l’impegno a presentare il lavoro svolto alla comunità scientifica e ad interagire con i potenziali utenti futuri.
A tale scopo il team di Padova ha partecipato e parteciperà a convegni nazionali ed internazionali. Tra questi si segnala la presentazione dei primi step di lavoro sia al 23rd Annual Meeting of The European Association of Archaeologists (Maastricht, 30 agosto-3 settembre 2017), sia alla IX riunione scientifica della SISTUR dal titolo “Turismo: economia, sostenibilità, territorio e cultura. In cammino verso le smart destinations” (Pistoia, 16-17 novembre 2017); we have also participated to the “AVI 2018 International Conference on Advanced Visual Interfaces” (Castiglione della Pescaia, Italy, May 29th –June 1st, 2018).
Inoltre, nel prossimo anno del progetto (marzo 2018-febbraio 2019) l’applicazione informatica sarà presentata al pubblico attraverso incontri mirati per una verifica e un confronto con gli utenti di quanto realizzato. In un’ottica di living lab si cercherà di recepire i feedback utili al miglioramento dell’applicazione e della piattaforma informatica appositamente realizzata, anche attraverso l'organizzazione di un workshop internazionale (Padova, 11 ottobre 2018): in esso verranno coinvolti i partner del progetto che esporranno obiettivi, metodi e risultati del progetto, studenti dell'Università di Padova chiamati a testare le app, potenziali stakeholders interessati agli aspetti di business per la promozione dei beni culturali mediante tali applicazioni.

Il Meeting di ottobre a Montegrotto

Seguendo lo spirito del progetto che cerca di unire le persone e la Storia, attraverso i luoghi e le tecnologie, l’Università di Padova ha promosso e organizzato uno dei periodici meeting del gruppo di lavoro a Montegrotto Terme. Ad ottobre 2017 la cittadina termale, a pochi chilometri da Padova, ha ospitato per tre giorni una trentina di membri del progetto provenienti da tutta Europa.

L’incontro si è tenuto presso l’Hotel Millepini ed è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, per condividere insieme le opinioni sui risultati raggiunti e fissare i passi successivi.

Il meeting ha consentito di far visitare ai partner europei l’area archeologica di via Scavi a Montegrotto Terme. Le antiche vestigia romane delle vasche per le cure termali e del piccolo teatro sono la testimonianza tangibile del passato termale della cittadina e sono state scelte all’interno del pilot 2 come termine di confronto con le terme salutifere di età romana di Lugo in Spagna e di Chaves (Aquae Flaviae) in Portogallo e del santuario di Asclepio ad Epidauro. È stata organizzata inoltre una visita a Palazzo Bo, sede prestigiosa dell'Università di Padova, che custodisce testimonianze significative dell’antica storia dell’ateneo patavino e della sua congenita vocazione internazionale.

La collaborazione al progetto CrossCult rappresenta per il Dipartimento dei Beni Culturali un’importante opportunità per aprirsi a nuove reti di collaborazione di respiro internazionale e di continuare a lavorare sul mondo antico seguendo un approccio multidisciplinare, finalizzato a rendere semplice e di immediata comprensione il patrimonio culturale europeo.

Chiusura estiva

Si avvisano gli utenti che i Laboratori di Archeologia rimarranno chiusi da mercoledì 1 a venerdì 31 agosto.

Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 3 settembre.

Scavi archeologici ad Aquileia "Casa delle Bestie ferite" (3 - 28 settembre 2018)

prof.ssa Monica Salvadori
dott.ssa V. Mantovani, dott. L. Scalco, dott. S. Dilaria, dott.ssa E. Bridi

Periodo: 3 - 28 settembre 2018 (turno unico)
Disponibilità: 9 posti

Lo scavo è riservato a studenti del Corso di Laurea triennale in Archeologia, a studenti della Laurea magistrale in Scienze Archeologiche, a Specializzandi in Beni Archeologici e Dottorandi.Per partecipare allo scavo gli studenti dovranno raggiungere in forma autonoma la località sede dell’attività didattica, avere effettuato la visita medica presso il Servizio di Medicina Preventiva dei Lavoratori Universitari dell’Università di Padova, essere in possesso dell’attestato del Corso per la Sicurezza nei Cantieri Archeologici.
Per prenotare la visita medica e per informazioni sul Corso per la sicurezza si prega di rivolgersi alla sig.ra Michela Milanato (segreteria didattica): 049 8274573 - michela.milanato@unipd.it
Per richiedere la partecipazione, entro il 12 luglio 2018 è assolutamente necessario compilare il modulo di iscrizione tramite la piattaforma Moodle al seguente link:
https://elearning.unipd.it/scienzeumane/course/view.php?id=5622

La lista dei selezionati sarà pubblicata online il 16 luglio p.v.
L’incontro organizzativo con gli studenti selezionati è fissato per il giorno 30 luglio p.v. Orario e luogo della riunione verranno comunicati agli interessati via mail. Per gli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale, la partecipazione al turno di scavo corrisponde a 10 CFU.