La S.V. è invitata alla presentazione del volume "CHIARA PONCHIA, Frammenti dell’Aldilà. Miniature trecentesche della Divina Commedia (Il Poligrafo 2015 - Biblioteca di arte, 9)” che si terrà mercoledì 14 ottobre 2015 alle ore 16:30 presso l’aula Ippolito Nievo (Palazzo Bo, via VIII febbraio 8 - Padova).
Introducono Jacopo Bonetto (Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova), Roberto Xausa (Governatore 2013/2014 Distretto 2060 - Rotary International)e Maristella Agosti (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione - Università degli Studi di Padova). Intervengono Tiziana Franco (Dipartimento Filologia, Letteratura, Linguistica, Tempo, Spazio, Immagine, Società - Università degli Studi di Verona) e Daniela Goldin (Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova); coordina Federica Toniolo (Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova).
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica l’invito e la locandina dell’evento (formato PDF).
E' on line l'avviso di selezione per la preiscrizione all'edizione 2016 del Master "Design dell'offerta turistica". Possono pre-iscriversi anche i laureandi, che però al fine di perfezionare l'iscrizione dovranno aver conseguito il diploma entro l'inizio delle lezioni, previsto a gennaio 2016.
La domanda di preiscrizione va presentata entro il 17 novembre 2015.
È con grande piacere ed entusiasmo che a partire dalla giornata di oggi, 1 ottobre 2015, assumo la carica di Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica.
L’occasione mi è anzitutto gradita per ringraziare la collega Giovanna Valenzano, che mi ha preceduto in questo incarico guidando la struttura per i primi quattro anni della sua esistenza con equilibrio e capacità apprezzati da tutti.
Ma all’avvio di questa stimolante avventura sento anche l’esigenza di rivolgermi a tutti gli altri colleghi, al personale tecnico-amministrativo e ai giovani nei vari livelli della formazione per esprimere la più sincera speranza di proseguire nella coralità generale un percorso scientifico-culturale, didattico e gestionale di soddisfazione generale.
Mi auguro di trovare nella collaborazione di tutte le componenti attive la forza per vincere le grandi sfide e le difficoltà che il futuro ci presenterà, conscio delle grandi potenzialità professionali e umane che in questo Dipartimento e nell’intero Ateneo sono presenti.
Al centro del mio impegno saranno alcuni cruciali obiettivi, come la qualità della didattica e dell’alta formazione per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, l’eccellenza della ricerca di base ed applicata e il trasferimento delle conoscenze verso il territorio.
Il perseguimento di questi risultati passerà attraverso lo sviluppo delle risorse umane, con assoluta priorità alle giovani menti, il rinnovamento della Biblioteca, il potenziamento dei Laboratori, l’informatizzazione delle strutture e la digitalizzazione delle informazioni, l’internazionalizzazione dei ricercatori. Credo siano questi i più evidenti scenari dei nostri futuri sforzi comuni verso un ulteriore potenziamento di un Dipartimento che vuole essere protagonista della vita culturale della città e del paese.
Nel mantenere alta – e via via sempre più alta - la grande tradizione patavina di studi umanistici centrati sui Beni culturali, vorrei che nei prossimi quattro anni il nostro Dipartimento contribuisca con le sue attività ad illuminare le radici storico-culturali dell’Europa quali esperienza viva per guidare le società contemporanee verso il futuro.
Con ottimismo e abnegazione verso l’impegno di cui sono stato onorato, rivolgo un augurio sincero a tutti di buon lavoro.
La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che dal 2005 fa incontrare i ricercatori con il grande pubblico in differenti città europee in una stessa data di fine estate: il quarto Venerdì di Settembre. La Notte Europea dei Ricercatori rappresenta un’occasione straordinaria per avvicinare, in modo divertente, il pubblico di ogni età al mondo della ricerca, per aprire uno spazio di incontro e dialogo con i cittadini e per sensibilizzare i giovani alla carriera scientifica.
Il 25 Settembre 2015, in differenti città europee, i cittadini avranno l’opportunità di visitare strutture di ricerca che di solito non sono aperte al pubblico, utilizzare le più recenti tecnologie con la guida dei ricercatori, partecipare ad esperimenti, concorsi, dimostrazioni e simulazioni, scambiare idee e fare festa con i ricercatori.
I partner coinvolti sono l’Università di Padova, l’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav di Venezia, l’Università di Verona, l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Dopo la prima edizione del 2010, realizzata a Venezia dalle università Ca’ Foscari e Iuav (con la partecipazione di Fondazione Enrico Mattei, Comune di Venezia e Unioncamere del Veneto), a partire dal 2011 la Notte dei ricercatori si è configurata come un’iniziativa di respiro regionale, nella quale a vario titolo sono coinvolti anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), la Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata (VIMM).
Venetonight, la Notte dei Ricercatori del Veneto, è un evento associato alla Notte Europea dei Ricercatori, e sarà rivolta a tutte le fasce di età e le tipologie di pubblico. Le attività offerte e animate dai ricercatori degli Enti e delle Università promotori saranno gratuite.
Padova ha scelto quest’anno il tema della luce come tema prioritario sia della Notte Europea dei Ricercatori, sia delle iniziative che l’accompagnano nel corso della settimana dal 21 al 26 settembre.
Questa scelta è legata al fatto che il 2015 è stato proclamato “anno internazionale della luce” (IYL2015) dalle Nazioni Unite/Unesco. Come si legge nelle motivazioni, l’anno internazionale della luce è dedicato alla scienza della luce e alle sue applicazioni, con l’obiettivo di far aumentare in tutto il mondo la consapevolezza diffusa di quanto le tecnologie basate sulla luce possano fare per promuovere lo sviluppo sostenibile e fornire soluzioni a sfide globali negli ambiti dell’energia, dell’educazione, dell’agricoltura e della salute.
RETTIFICA DELLA COMUNICAZIONE PRECEDENTE SULL'INIZIO DELLE LEZIONI DEI CORSI DI STUDIO TRIENNALI ARCHEOLOGIA, STBAM, PGT, LTAMS: LE LEZIONI AVRANNO INIZIO IN DATA 28 SETTEMBRE 2015 SECONDO QUANTO DELIBERATO DALLA SCUOLA DI SCIENZE UMANE, SOCIALI E DEL PATRIMONIO CULTURALE.
Si comunica che le lezioni dei corsi di laurea triennali del Dipartimento dei beni culturali (Archeologia, STBAM, DAMS, PGT) avranno inizio in data 28 settembre 2015, salvo indicazioni diverse da parte dei singoli docenti.
Si comunica inoltre che le lezioni dei corsi di laurea magistrali (Scienze Archeologiche, Storia dell'Arte, Scienze dello spettacolo e produzione multimediale) avranno inizio il 5 ottobre 2015, salvo indicazioni diverse da parte dei singoli docenti.
Il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova, sotto la direzione scientifica della prof.ssa Alexandra Chavarría Arnau, organizza a l'isola di Rab (Croazia) dal 27 Settembre al 4 Ottobre 2015 la Summer School Internazionale " Digital recording, study and public sharing of historical architectures".
La Summer School si propone come un corso ad alta intensità, con nove ore di attività didattica al giorno, incentrato nella registrazione, conservazione e diffusione delle architetture storiche nel centro urbano dell'isola di Rab, che conserva un importante patrimonio architettonico. Edifici (chiese, fortificazioni, case, infrastrutture) sono la testimonianza più diffusa e impressionante della nostra antica tecnologia, l'economia, l'organizzazione sociale, l'ideologia, la cultura e la illuminano alcuni dei "racconti" più importanti della nostra civiltà.
L'obiettivo principale di questa Summer School è quello di introdurre lezioni teoriche ma soprattutto, attraverso il lavoro sul campo e laboratori, applicare metodologie innovative e interdisciplinari per il registro e lo studio archeologico degli edifici storici.
La Summer School intende esplorare anche diversi modi di comprensione, di sostegno, e la promozione del significato del patrimonio architettonico e sviluppare strategie di collaborazione con le istituzioni, i residenti e gli utenti il cui impegno è di vitale importanza per la conservazione, l'adattamento e la gestione di queste strutture storiche.
Le attività formative prevedono lezioni frontali, ma anche lavoro di campo e laboratori. La provenienza internazionale dei relatori, la loro diversa formazione, e l’appartenenza a enti – di ricerca e di tutela – di vario tipo, garantisce al corso un approccio multidisciplinare. Il corso è rivolto a studenti universitari, specializzandi, dottorandi e dottori di ricerca, oltre che a studiosi e a impiegati nelle strutture di tutela, conservazione e promozione dei beni culturali.
Il corso si svolge all'isola di Rab, in Croazia grazie al finanziamento per la realizazione di International Summer and Winter School di Ateneo.
E' in corso a Carpi presso i Musei di Palazzo dei Pio la mostra "Costruire il tempio. Alla ricerca del progetto di Baldassarre Peruzzi per il Duomo di Carpi" (18 settembre 2015 – 6 gennaio 2016), curata da Andrea Giordano, Manuela Rossi ed Elena Svalduz in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali e Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università degli studi di Padova.
La mostra ripercorre le complesse vicende costruttive della Collegiata di Carpi, poi divenuta Cattedrale, promossa da Alberto III Pio che ne affidò il progetto all’architetto e pittore senese Baldassarre Peruzzi. I documenti e le fonti dell’epoca confermano l’arrivo a Carpi, già nel 1514, del sontuoso modello ligneo che Peruzzi aveva realizzato, tanto straordinario da attrarre in città visitatori e ammiratori, e da essere menzionato nelle Vite di Giorgio Vasari. La drammatica fine della signoria di Alberto Pio nel 1525, quando solo cupola e transetto del Duomo erano stati realizzati, portò a una lenta, difficoltosa vicenda costruttiva dell’edificio, conclusasi allo scadere dell’Ottocento in forma ben diversa dall’assetto progettato da Peruzzi.
L’esposizione, articolata in cinque sezioni, attraversa gli oltre tre secoli di vicende costruttive del Duomo e indaga gli edifici di attribuzione e d’ispirazione peruzziana presenti a Carpi attraverso documenti — tra cui lettere autografe di Alberto Pio e rogiti papali -, modelli lignei cinquecenteschi, materiali architettonici, video. Lo straordinario modello realizzato da Peruzzi per la Cattedrale, documentato a Carpi fino al 1642 e da considerarsi perduto, è stato ricostruito in 3D da un gruppo di esperti dell’Università di Padova, guidati da Andrea Giordano. Si tratta di un’opera di grande complessità ingegneristica, con precedenti nella storia delle esposizioni museali di arte moderna, e che potrà essere fruita grazie all’uso di iPad messi a disposizione dai Musei: il visitatore, orientando il dispositivo mobile, potrà interagire con il modello peruzziano ricostruito in 3D, ed esplorarne tutte le parti e prospettive.
Si comunica che le lezioni dei corsi di laurea triennali del Dipartimento dei beni culturali (Archeologia, STBAM, DAMS, PGT) avranno inizio in data 28 settembre 2015, salvo indicazioni diverse da parte dei singoli docenti.
Si comunica inoltre che le lezioni dei corsi di laurea magistrali (Scienze Archeologiche, Storia dell'Arte, Scienze dello spettacolo e produzione multimediale) avranno inizio il 5 ottobre 2015, salvo indicazioni diverse da parte dei singoli docenti.
È stata pubblicata l'applicazione per dispositivi Android "Medioevo APPadova" realizzata nell'ambito del progetto di ricerca ARMEP (Architetture Residenziali Medievali di Padova) condotto dall'insegnamento di Archeologia Medievale del Dipartimento e scelto come progetto di eccellenza dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
APPadova comprende due itinerari per le vie della città che permettono di conoscere i risultati del progetto tramite dialoghi, approfondimenti storici, curiosità e giochi, il tutto in rapporto a specifici fruitori.
L’idea principale dalla quale nasce il progetto ARMEP è che l’economia interagisce con le trasformazioni sociali favorendo la formazione di classi e comportamenti legati alla mobilità sociale e spaziale. L’attività economica produce ricchezza che viene poi ridistribuita ad altri gruppi e risorse, grazie al suo investimento in attività produttive e nell’architettura. Da questa prospettiva l’architettura residenziale viene analizzata in relazione al contesto della società postclassica e in particolare dell’emergenza e assestamento delle aristocrazie urbane e rurali, tenendo conto del ruolo del controllo delle risorse nel quale le architetture hanno sempre avuto un ruolo prominente.
Durante la prima fase del progetto ARMEP (2007/2010) fu realizzato un catalogo sistematico di tute le architetture residenziali medievali di Padova contenute all’interno delle mura comunali e di alcune torri localizzate nell’immediato suburbio. Gli edifici non intonacata furono analizzati stratigraficamente e si portò a termine una prima sistematizzazione tipologica dei principali elementi architettonici (capitelli, bardelloni, finestre) e dei tipi edilizi. La seconda fase di ARMEP (2012/2015) ampliarà l’area di analisi ai borghi della città e al territorio ubicato a sud di Padova (Colli Euganei) a fin di capire, a traverso lo studio dell’evoluzione delle tecniche e i cicli costruttivi e delle tipologie architettoniche i rapporto politici, economici e sociali tra Padova ed altri centri rilevanti del territorio tra i secoli XI e XV. Inoltre in ARMEP II si completeranno le analisi iniziate all’interno della città studiando l’evoluzione dell’organizzazione interna dgli edifici e aprofondendo nella comprensione del ciclo edilizio grazie allo studio archeometrico dei materiali costruttivi. Infine verranno anche abordate altre tematiche di interesse come la ripresa dello stile medievale nell’archittetura della fine del Ottocento e prime decadi del XX secolo.
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