Corso di Laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
con il contributo del DISLL (Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari)
Nel mese di aprile e maggio 2021 si terrà il ciclo di incontri su piattaforma ZOOM Meeting (ZOOM Meeting - https://unipd.link/tempodelvisibile) sul tema:
Il tempo del visibile: la parola agli artisti
a cura di Guido Bartorelli e Cristina Grazioli
Padova, 20 aprile – 11 maggio 2021, ore 18
con il seguente programma:
20 aprile 2021 - Valentina Valentini (Università di Roma La Sapienza), curatrice del volume Bill Viola. Testi e conversazioni 1976-2014, Teramo, Sciami Edizioni, 2020, discute con Farah Polato (Università di Padova) e i curatori del ciclo di incontri
27 aprile 2021 - Romina De Novellis discute con Cristina Grazioli e Guido Bartorelli
4 maggio 2021 - Alberto Biasi discute con Marta Previti (dottoranda, Università di Padova) e i curatori
11 maggio 2021 - Michele Sambin discute con Lisa Parolo (assegnista, Università di Udine) e i curatori
Il ciclo di incontri, proposto dagli insegnamenti di Storia del film e video d’artista e Storia ed estetica della luce in scena, dà la parola ad artisti e ricercatori che lavorano sulla temporalità dell’immagine e sul suo movimento, con importanti implicazioni sulle concezioni e le pratiche della luce.
Scarica la locandina dell'evento.
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Sono aperte le iscrizioni alla International Spring School rivolta prioritariamente a studenti di musica che si terrà in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Vicenza.
Agli studenti triennali DAMS e STBAM e magistrali di Scienze dello Spettacolo e Produzione multimediale che frequenteranno tutte le attività e scriveranno un’articolata relazione conclusiva potranno essere riconosciuti 3 CFU come attività seminariali/laboratoriali verbalizzati nelle voci generiche.
Gli studenti che intendono frequentare il integralmente le attività proposte e acquisire i 3 CFU dovranno contattare il responsabile scientifico della Spring School (Prof. Marina Toffetti marina.toffetti@unipd.it) entro il 20 aprile 2021 motivando il loro interesse per il corso e allegando un breve CV che attesti la loro preparazione musicale di base.
In allegato la locandina e la brochure illustrativa.
Dalla collezione rinascimentale di Marco Mantova Benavides agli scavi di Carlo Anti in Egitto fino alle numerose collezioni archeologiche raccolte, donate o acquisite nel corso di quasi tre secoli di storia per giungere infine alla suggestiva gipsoteca, l'espressione più alta del genio architettonico di Gio Ponti che pervade ogni angolo del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte da lui realizzato assieme al Rettore Anti.
Il video curato da Angelo Cimarosti di Archaeo Reporter, testata giornalistica di settore, è riuscito in poco più di dieci minuti a prospettare un viaggio sorprendente e ricco di fascino nelle immagini ma anche nelle innumerevoli storie di questo nostro Museo, che si trova in Palazzo Liviano, presso il Dipartimento dei Beni Culturali. Un viaggio che, ci auguriamo, tutti possano presto intraprendere anche di persona visitando il Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte, meglio conosciuto in Padova come il "Museo del Liviano".
Il giorno martedì 13 aprile 2021 alle ore 10:00, su piattaforma ZOOM Meeting (ID 88688549268), si terrà una giornata di studio sul tema "Una ricerca interdisciplinare e suoi esiti. Da palazzi nobiliari a residenze universitarie: il Patrimonio acquisito dell'Università di Padova" con il seguente programma:
10.00-13.00: Presentazione della ricerca
15.00-18.00: Contributi e Discussione
Relatori: Elena Svalduz (dBC), Nicola Orio (dBC), Andrea Caracausi (Disgea), Andrea Giordano (Dicea), Stefano Zaggia (Dicea), Simone Fatuzzo (dBC), Antonio Calandriello (Dicea), con Alessandra Pattanaro (dBC), Giulio Pietrobelli (dBC), Francesco Puccio (dBC) ed Ernesto Tortorella (Conservatorio Nicola Sala di Benevento)
Il progetto di ricerca dipartimentale (SID 2018) condotto da un team interdisciplinare è nato dall’esigenza di sperimentare nuove modalità di studio, narrazione e comunicazione del patrimonio storico-architettonico pervenuto all’Università di Padova sotto forma di donazioni o acquisizioni: in particolare di alcuni palazzi privati poco indagati dagli studiosi e meno noti al grande pubblico rispetto alle sedi più prestigiose.
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Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Il Progetto MemO (prof.ssa Monica Salvadori) del Dipartimento dei Beni Culturali organizza il webinar "Processo al Falso d'Arte Antica" in collaborazione con il Dipartimento di Diritto Privato e Critica del Diritto (prof. Avv. Paolo Moro) nell'ambito dei "Progetti di miglioramento della didattica - anno 2019".
La Giornata di Studio online si terrà il prossimo giovedì 8 aprile dalle ore 14.30 mediante piattaforma Zoom. Per accreditarsi all'evento è necessario inviare una email all'indirizzo: progettomemo@unipd.it.
Scarica la locandina dell'evento.
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Il Corso di Dottorato in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova promuove l’organizzazione del Convegno Internazionale “Storie interrotte. Riconoscere e valorizzare il patrimonio dimenticato” che si terrà a Padova in modalità duale il 25 e 26 novembre 2021.
Il Convegno si pone l’obiettivo di indagare la complessità e le difficoltà alla base del processo di ricostruzione storica intrinseco ad ogni progetto di ricerca: il vuoto documentario, di diversa natura, che interrompe la storia di un’opera, di un manufatto, di un luogo, di una civiltà. I candidati sono invitati a presentare proposte (paper o poster) che approfondiscano le opportunità di indagine legate ai temi orientativi indicati nella call allegata (entro e non oltre il 30 aprile 2021, al link https://forms.gle/oV3evC7SsUY7GyvV9).
La partecipazione è aperta a dottorandi e neodottori iscritti ai cicli dal XXXIII al XXXVI.
Mercoledì 31 marzo una giornata di studi online interamente dedicata all’archeologia del territorio di Montebelluna tra studio, tutela e valorizzazione, organizzata dal Museo Civico di Montebelluna insieme alla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
L’iniziativa deriva dalla mostra “Sapiens. Da cacciatore a cyborg”, allestita nello stesso Museo montebellunese in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova dopo una campagna di studi sulle nuove scoperte archeologiche del territorio e la revisione delle collezioni nei depositi.
WEBINAR ONLINE TRAMITE PIATTAFORMA ZOOM
Per iscrizioni scrivere a info@museomontebelluna.it
oppure chiamare lo 0423 300465
Partner scientifici
- Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Beni Culturali
- Università degli Studi di Ferrara - Dipartimento di Studi Umanistici
- Università Ca' Foscari Venezia - Dipartimento di Studi Umanistici
- Università degli Studi di Verona - Dipartimento di Culture e Civiltà
Iniziano il giorno 25 marzo gli incontri on line del progetto “Dalla terra al museo: oggetti, metodologie e strumenti dell’archeologia contemporanea” un’attività di PCTO ( Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) ideata e condotta in collaborazione tra il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e il Dipartimento dei Beni Culturali.
Il progetto rientra nell’offerta dell’Università di Padova rivolta alle Scuole secondarie di secondo grado nell’ambito delle attività formative e di orientamento (ex alternanza scuola lavoro) e gestita amministrativamente dagli Uffici Servizi agli Studenti e Career Service.
Obiettivo di questo progetto è offrire agli studenti partecipanti la possibilità di conoscere e approfondire tematiche connesse alla moderna ricerca archeologica e al lavoro dell’archeologo, grazie all’apporto delle varie competenze disciplinari e professionali. Un focus particolare sarà rivolto alla documentazione, presentazione e valorizzazione dei risultati della ricerca archeologica a partire dal terreno di scavo fino all’esposizione, appunto “dalla terra al museo”.
I docenti del corso saranno professori, assegnisti, dottorandi e personale tecnico-scientifico del Dipartimento dei Beni Culturali e del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte.
Il corso, a numero chiuso e riservato agli iscritti, ha registrato l’adesione di studenti provenienti da ben 6 Istituti scolastici, tra cui uno extraregionale.
INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
MARKET SPACES, PRODUCTION SITES, AND SOUND LANDSCAPE OF EUROPEAN CITIES:FROM HISTORY TO REGENERATION, University of Padua, Department of Cultural Heritage: Archaeology and History of Art, Cinema and Music With the collaboration of University of Warwick and Fondazione Ugo e Olga Levi
Scientific Direction prof. Elena Svalduz
Video a cura di: Martina Massaro Produzione Video: Diana Mantegazza 3D Modeling & Rendering: Mirka Dalla Longa
Il mito di Rialto nasce nel 421 con la fondazione stessa di Venezia e il primo insediamento nell’insula di Rivo Alto. La visita virtuale a ‘Rialto Market Place’ corre lungo tre linee di racconto parallele rispetto al passato, al presente e al futuro di questo luogo nevralgico della città di Venezia. Le riprese dell’area del mercato, come appare oggi, integrano ricostruzioni digitali di brani del tessuto urbano non più esistenti, tratte dall’iconografia antica (mappe, disegni, incisioni e dipinti) insieme alla testimonianza vivida di operatori, commercianti e artigiani attivi oggi nell’area dell’antico mercato.
La visita virtuale segue l’itinerario ideale tratto dal racconto di un poeta del XV secolo Jacopo D’Albizzotto Guidi (20 maggio 1442) ripercorrendo gli stessi luoghi e descrivendo le attività commerciali della piazza realtina con l’intento di mostrare le trasformazioni, le similitudini, ma anche una riflessione sulle prospettive future, con l’intento di interagire in modo virtuoso con l’area del mercato, con la sua identità e le sue tradizioni, valorizzando l’artigianato locale di alta qualità e guardando in modo favorevole all’integrazione di iniziative e proposte dei più giovani: artisti, artigiani ma anche imprenditori. L’ipotesi è dunque quella di rilanciare la vocazione commerciale del Mercato di Rialto insieme alla quella più artistica e creativa con il preciso proposito di non cadere nella facile tentazione di svendere i suoi spazi alla mercificazione turistica.
Interviste: Marina e Susanna Sent, designers e artigiane di oggetti e gioielli in vetro. Il loro laboratorio di produzione è a Murano, ma in ruga degli Oresi sono titolari di una bottega restaurata con una grande attenzione filologica per l’architettura dello Scarpagnino, sono tra i soci fondatori della Associazione Progetto Rialto.
Stefano e Daniele Attombri, designers e artigiani di oggetti di decorazione e gioielli, sono titolari di una bottega in Ruga degli Oresi a Rialto.
Andrea Vio, titolare del banco di pesce F.lli Vio nella Pescheria di Rialto, fa parte del Consiglio Direttivo della Associaziome Progetto Rialto.
Iginio (“Gino”) Mascari, titolare con il fratello di un vecchio emporio di drogheria ed enoteca a Rialto, in Ruga degli Spezieri, socio della Associazione Progetto Rialto. Ricerca storica: Martina Massaro Ringraziamenti: Museo Correr di Venezia, Gallerie dell’Accademia di Venezia, Archivio di Stato di Venezia, Duke University, e in particolare Donatella Calabi, Ludovica Galeazzo, Kristin L. Huffman, Manlio Piva
Il documentario “Tebtynis. Storie e Memorie dall’Egitto greco e romano” è stato realizzato nell’ambito del progetto di ricerca di Ateneo “Cultura, società, vita pubblica e privata delle comunità multietniche della chora egiziana, con particolare riguardo all’Arsinoites (odierno Fayum), dalla fine del regno tolemaico alla Constitutio Antoniniana” (PRAT 2015-2018-P. I. Silvia Strassi) in collaborazione con Mirco Melanco e il suo laboratorio di videoscrittura e videosaggistica.
In circa 30 minuti si presenta a un pubblico di “non addetti ai lavori” il sito di Tebtynis, nella regione egiziana del Fayum, abitato continuativamente dall’età faraonica a quella araba per 3000 anni (circa 2000 a. C. - 1000 d. C.). Dopo l’insabbiamento delle sue rovine, abbandonato per secoli, venne riportato alla luce nei primi anni Trenta del Novecento grazie alla Missione Archeologica Italiana guidata da Carlo Anti, professore di archeologia a Padova. I numerosi reperti archeologici e i papiri emersi dagli scavi permettono di ricostruire nel dettaglio la storia dell’antico, importante centro, con le vicende pubbliche e private dei suoi abitanti, e offrono importanti testimonianze sull’organizzazione della società multietnica che ne aveva caratterizzato lo sviluppo in età greca e romana,
Il documentario è stato presentato in anteprima alla Notte dei Ricercatori – 27 settembre 2019.
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